C’è stato un momento, cinque anni fa, in cui Alessio Foconi si è guardato allo specchio e ha deciso che le cose sarebbero cambiate, che avrebbe lottato davvero, con le unghie e con i denti, per essere parte del grande sogno olimpico e ci sarebbe riuscito. Lui, ternano testardo e appassionato, nel 2016 si era dovuto accontentare di guardare i Giochi di Rio dal divano di casa, tifando ed esultando per il suo amico Daniele Garozzo con una sensazione dolce-amara: da una parte la gioia sincera per il compagno di squadra, dall’altra la voglia di rivalsa. 

Quel giorno è scattato qualcosa, il lavoro si è fatto più intenso, la concentrazione più forte, l’allenamento più costante. Questo per un unico obiettivo. Seguito dal tecnico Filippo Romagnoli ha dato tutto e, alla fine, i risultati sono arrivati. Gli ori individuali ai Campionati Mondiali 2018 e agli Europei 2019 sono stati i meritati premi che gli hanno dato fiducia e voglia di continuare su quella strada, quella giusta. 

Dopo anni di batoste e di gare concluse troppo presto, Alessio ha cambiato rotta, senza perdere mai il suo solito sorriso e senza abbattersi. Ha scalato le classifiche e ha arricchito la sua collezione di medaglie e oggi si presenta a Tokyo da numero uno del ranking. Le gare di fioretto maschile stavolta non le guarderà più in televisione, ma ne sarà assoluto protagonista. 

Pensando al suo debutto a cinque cerchi, però, Alessio non sente tensione né ansia perché quello che non è mai cambiato è il suo atteggiamento. “Faccio scherma con gioia, con il piacere di praticare questo sport, che ancora mi diverte e mi emoziona”. Una ricetta dal sapore semplice, proprio come la sua amata carbonara, il piatto con cui festeggia ogni successo e che lo attende al ritorno in Italia.

fonte federscherma.it

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