Dopo la bella vittoria della Ternana contro il Carpi nel secondo turno di Coppa Italia, è tempo per i rossoverdi di pensare al turno successivo che si giocherà domenica al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo. E quindi per il ds Pagni di proseguire il lavoro di rafforzamento della rosa e per la società, naturalmente, giocare il tutto per tutto nelle aule dei tribunali per sperare ancora nel ripescaggio.

Situazione che rimane di estrema confusione ai vertici del calcio italiano. Al momento risultano iscritte in Serie B 19 squadre su 22, sono già slittati i calendari ed è a rischio l’inizio del campionato fissato per il 25 agosto. Rischia di slittare anche il campionato di Serie C che era previsto sempre per il 25 agosto. Sono quattro le squadre che hanno lasciato un posto vuoto: Mestre, Reggiana, Andria e Bassano. Un buco che si è allargato dopo l’esclusione di Bari, Cesena e per ora Avellino. Tre posti saranno occupati da Cavese, Imolese e Juventus B. Ma il rischio è che il format di 60 squadre, già eluso nella passata stagione con 57 partecipanti, non venga rispettato neanche quest’anno.

La Ternana resta in attesa delle motivazioni della sentenza della Corte d'Appello Federale che giovedì ha respinto il reclamo della Ternana e confermato il pronunciamento del Tribunale Federale Nazionale che ha dato ragione al ricorso del Novara. Ma il ripescaggio dei piemontesi e quello del Catania, andato a ruota delle mirabilie legali del presidente Da Salvo, è tutt'altro che scontato. Intanto anche la Pro Vercelli ha inoltrato formale diffida alla Figc e ai suoi organi affinché venga sollecitato il deposito delle motivazioni circa la decisione assunta dalla Corte Federale d’Appello pubblicate con Comunicato ufficiale n.7 dell’1 agosto in quanto ricorrerà, nei termini di legge, avanti al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. Sulla questione ripescaggi, dunque, il club 7 volte campione d'Italia intende andare fino in fondo, come ha ribadito il presidente Massimo Secondo.

"Ricorreremo al Coni, perché siamo convinti delle nostre ragioni. Credo che il dott. Frattini, al Coni, possa e debba avere maggiore serenità di giudizio. Se il nostro ricorso non dovesse essere accolto, faremo serenamente la serie C. Ritengo che derubricare come minore un illecito amministrativo sia una follia che va ben al di là della questione che riguarda il Novara" è la tesi del presidente della Pro Vercelli. Proprio la Pro ha segnalato il gigantesco conflitto d’interessi dell’avvocato Mattia Grassani che in primo grado (cioè davanti al Tribunale Federale Nazionale) ha istruito la pratica del Novara, anche se in quel momento aveva un regolare contratto in essere tanto con la Pro Vercelli quanto con l’Entella, società che potrebbero subire un grave pregiudizio dall’iniziativa del loro (ex) avvocato. La notifica fatta solo alla Ternana, tra l’altro, spiega anche perché la Pro Vercelli mercoledì non sia stata ammessa dall’inizio ai lavori della CAF.

Sarà discusso martedì il ricorso inoltrato al Tar del Lazio dall'Avellino nella giornata di venerdì e curato dai legali Lorenzo Lentini ed Eduardo Chiacchio. Il club irpino è stato espulso dalla B per una fidejussione ritenuta senza rating dalla Covisoc e poi è stato bocciato anche dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni che pure ha fatto ammissioni importanti. "La situazione finanziaria della società - si leggeva nel verdetto dell'ex ministro Frattini - sembrerebbe solida". Ma non per Figc e Coni che hanno presentato le proprie memorie difensive al Tar di corsa per opporsi alla riammissione.

Il Chievo Verona il suo presidente Luca Campedelli sono stati nuovamente deferiti al Tribunale federale nazionale per il caso delle plusvalenze fittizie. Dopo che il primo deferimento era stato dichiarato improcedibile per un vizio di forma, il procuratore federale della Figc ha istruito un nuovo procedimento senza perdere tempo: l’obiettivo è avere una sentenza a metà agosto, prima dell’inizio del campionato di Serie A. La procura guidata da Giuseppe Pecoraro nel primo processo aveva infatti chiesto 15 punti di penalizzazione nello scorso campionato, una sanzione equivalente alla retrocessione in B per il club veneto. E per questo intanto il Crotone, l’eventuale squadra ripescata, ha chiesto il rinvio delle prime due giornate del Chievo, in attesa che la situazione si sia delineata.