Lo scenario, in casa rossoverde, si fa meno chiaro. Oltre al possibile dietrofront di Angelo Deodati, sul fronte dell'acquisizione della società, balzano alla ribalta notizie poco rassicuranti circa il pagamento degli stipendi alla squadra. Secondo voci di corridoio, il pagamento degli stipendi sarebbe fermo al mese di luglio 2010 quando, di fatto, sono state pagate le spettanze relative al mese di giugno. Ciò significa che, se così fosse, i nuovi arrivati non si sono visti pagare il primo stipendio. Una situazione, quella che si va delineando, che pur non rappresentando la pietra dello scandalo nel calcio italiano, si rivela una vera e propria rottura con le abitudini del club di Edoardo Longarini. La Ternana Calcio, infatti, negli ultimi anni ha sempre sottolineato la regolarità con la quale venivano pagati gli stipendi ai giocatori e allo staff; una regolarità che ha contribuito a spingere il club di via Aleardi nel "lotto" delle società maggiormente virtuose dal punto di vista della serietà. Fermo restando che il limite ultimo per il pagamento delle prime spettanze relative alla stagione in corso è quello del 14 novembre 2010, il ritardo nei pagamenti delle spettanze di luglio, agosto e settembre sarebbe da attribuire alle lungaggini della trattativa per l'acquisizione della società da parte di Angelo Deodati e, secondo voci di corridoio che devono trovare ancora una conferma (ma che riportiamo per dovere di cronaca), l'argomento sarebbe alquanto spinoso, al punto che rappresenterebbe il vero "pomo della discordia" fra Deodati e Longarini. Si narra, infatti, di un Angelo Deodati che non sarebbe disposto ad accollarsi i costi di gestione della società, come vorrebbe Longarini (inclusi gli stipendi, dunque) finchè la società non sarà effettivamente nelle sue mani. Chiaramente le dinamiche decritte devono esser prese con le molle, considerato che è pressochè impossibile verificare voci del genere.
Sta di fatto che la situazione avrebbe creato un pò di maretta nello spogliatoio rossoverde, all'interno del quale molti giocatori attendono ancora il primo stipendio.
Sul fronte societario, si registrano passi indietro nel processo di acquisizione della Ternana da parte di Angelo Deodati. Che non sarebbe stato facile assistere al passaggio di proprietà della Ternana, lo avevamo lasciato intuire. E, puntuali, arrivano notizie riguardanti un possibile dietrofront, definitivo, da parte di Deodati. L'aspirante acquirente della Ternana Calcio, secondo indiscrezioni, non sarebbe riuscito a limare alcuni termini dell'accordo con Longarini: da più parti si vocifera di una presunta differenza di vedute fra i due, soprattutto per quanto riguarda i costi della società nell'ultimo periodo, vale a dire nel periodo durante il quale è stato Deodati a gestire la Ternana, pur non essendone il proprietario. Voci e notizie che, data la situazione, rappresentano voci insistenti ma che non possono essere verificati scientificamente.
Già nei giorni scorsi, Deodati si era lasciato andare ad alcune dichiarazioni che nascondevano, chiaramente, un certo disagio. Dal possibile dietrofront di Navarra (poi smentito) che lo avrebbe dovuto affiancare, all'improvvisa necessità di prendere tempo per controllare bene tutti i conti della Ternana Calcio. Un'inversione di tendenza palese, rispetto alle dichiarazioni roboanti del primo Deodati; quello che parlava di serie B, calciomercato, progetti e programmi societari. Senza contare, poi, gli intoppi giuridici che hanno rallentato, e di molto, il passaggio di proprietà (sequestro di azioni della Ternana Calcio, detenute da una società di Longarini, poi fallita).
La situazione, come già anticipato da sporterni.it nei giorni scorsi, si fa ancora meno trasparente: qualora il passaggio di proprietà dovesse saltare, sarà interessante capire chi, fra Longarini e Deodati, dovrà accollarsi gli oneri (leggi stipendi) degli acquisti fatti da Deodati.