Guglielmo Acri, chiamato all'inizio di agosto al capezzale della Ternana, per operare sul mercato estivo allestendo una squadra che fino a lì non esisteva o quasi, è stato mandato via a cinque giorni dalla chiusura del mercato invernale, che vede al momento la squadra rossoverde ferma, senza operazioni in entrata o in uscita, né tantomeno sul fronte dei rinnovi.

Evidentemente Simone Longarini non è rimasto contento dell'operato dell'ex ds, che aveva già strigliato lo scorso 16 dicembre, nell'ultimo incontro con la stampa, prima di annunciare che sarebbe tornato a farsi vedere al Liberati solo a raggiugimento della zona playoff ottenuto: "Un ds bravo deve costruire la squadra e farla camminare - disse in quella occasione Longarini - ho dato ad Acri ciò che aveva chiesto ma sono stanco di spendere per una salvezza all'ultima giornata. Ho investito molto per prendere e per trattenere giocatori, sono andato fuori budget. Il ds mi dice che la squadra è forte e deve ambire ai playoff e che lui vuole dimostrare a Terni la sua maturazione, poi ogni volta che abbiamo avuto possibilità di scalare classifica ci siamo sciolti e accontentati".

Acri è stato esonerato per scaricare colpe non sue?

Partendo da qui, è facile incolpare Acri per l'immobilismo della Ternana sul mercato di gennaio. Per ambire ai playoff, lontani ad oggi 7 punti, logica vuole che servirebbero degli innesti, o quanto meno rinnovare giocatori importanti in scadenza come Vitale, Meccariello e Ceravolo.

E allora perchè mandare via il ds a cinque giorni dalla fine del mercato e prendere al suo posto un Club Manager, figura che non esiste nell'ordinamento del calcio italiano, e che in teoria (sempre in teoria, siamo in Italia) non sarebbe autorizzato ad operare sul mercato?

Che Simone Longarini voglia condurre da solo le trattative? Al momento non risultano movimenti, né in entrata né in uscita, né sui rinnovi. E fino a prova contraria, l'esonero di Acri sembrerebbe voluto per scaricargli la scelta di non operare sul mercato.

Saltato Acri, adesso rischia il posto anche Breda?

Acri avrà avuto le sue colpe, e sarà Simone Longarini a spiegarle, ma indubbiamente gli va dato il merito di aver saputo allestire la squadra in pochi giorni, il che non è poco. Non sembra quindi francamente e oggettivamente possibile imputargli la colpa di essere uno che non si sa muovere.

Anzi, lo stesso Longarini, nel ricordare come seppe assicurarsi Janse e Furlan a condizioni migliori di quelle che proponeva Cozzella (che fu a sua volta mandato via con l'accusa di non essersi saputo muovere) promosse inizialmente a pieni voti il lavoro dell'ex ds.

Se la squadra è lontana dalla zona playoff - è la tesi dell'amministratore unico - è perchè l'ex ds non ha saputo stare abbastanza vicino alla squadra (che poi non è del tutto vero). Con Breda, fino ad ora, nessun problema. Che debba iniziare a preoccuparsi?

Chi ha consigliato Siviglia? C'entrano i Montemari?

Dopo aver smentito in un primo momento il coinvolgimeno dei fratelli Montemari nella società, Simone Longarini aveva fatto marcia indietro ammettendo che "nonostante me ne avessero parlato male gli abbiamo chiesto una mano e loro si sono rivelati disponibili, poi risolti i problemi ognuno ha preso la sua strada".

Non è da escludere quindi che i Montemari diano ancora una mano. Magari al settore giovanile, visto che i responsabili sono gli stessi che c'erano durante la loro gestione. Magari per suggerire Acri, che era stato con loro il ds dieci anni fa. Magari anche per consigliare il nome di Sebastiano Siviglia.

I rapporti burrascosi dei fratelli Montemari con la famiglia Longarini dopo la causa che i fratelli avevano intentato alla Ternana Calcio allora gestita da Angelo Deodati (un triangolo già visto ai tempi di Ancona), sembrerebbero superati. Sarà veramente così?

foto umbriaon.it