"Lo stadio ha bisogno di essere rifatto, uno stadio moderno è fonte di sviluppo per la città". Comincia da qui la lunga intervista a Stefano Bandecchi nella prima puntata di 'Parliamo di Sport', nuovo format del TGR Umbria. In studio il conduttore Luca Pisinicca e il giornalista Massimo Solani, in collegamento il ds dell'Orvietana ed ex Perugia, Alvaro Arcipreti. Nella parte finale anche il pallavolista Simone Giannelli.

Si parla del momento della Ternana, ma anche e soprattutto dei progetti infrastrutturali che stanno trovando diversi ostacoli. "Terni è la provincia numero due dell'Umbria ed è trattata da schifo da tutta la politica umbra. Terni fa acqua perchè l'Umbria fa acqua. Non abbiamo niente, sono cittadino onorario e mi vergogno" attacca Bandecchi che poi sul progetto stadio-clinica affonda: "La Conferenza dei servizi è aperta da mesi, doveva essere chiusa in due giorni. Ci siamo incartati perchè chi voleva incartarsi si è incartato. Manca il parere (richiesto dalla Direzione Welfare e Sanità della Regione Umbria all'ex ministro della Salute, Renato Balduzzi, al costo di 39.000 euro ndr) che ha chiesto un soggetto della Regione che è latitante, venisse fuori perchè tanti si vergognano a metterci la faccia".

Secondo Bandecchi il parere richiesto dalla Regione a Balduzzi sarebbe illegittimo e il presidente non risparmia toni duri verso i vertici della Direzione Welfare e Sanità: "La legge stadi permette di costruire la clinica? Questa è la domanda che andava posta. Invece la domanda che è stata posta è 'si può creare una clinica prima di avere la concessione'? Questo rientra in ambito sanitario, la domanda è sbagliata e chi l'ha fatta è un cr..... Lo dico assumendomene ogni responsabilità. Una domanda sbagliata che costa 40 mila euro solo un cr.... la poteva fare. Ci dicano sì o no, non possono farci restare appesi. Quale altro imprenditore mette sul tavolo 100 milioni tra stadio, clinica e centro sportivo e lavoro per 30 mila persone ?".

Non è l'unica azione legale di cui ha parlato Bandecchi che ha dichiarato di aver impugnato anche la decisione della Regione di prorogare i posti letto in convenzione con il sistema sanitario pubblico: "Una cosa oscena e illegale. Ci sono le leggi, valgono per i ternani e per i perugini, e le farò applicare".

Sul centro sportivo e il ricorso del comitato 'Tuteliamo Colle dell'oro' Bandecchi dice: "Il centro sportivo andrà avanti, ma non tratterò con i signori che hanno fatto il ricorso. Sono buffi, ci parleranno il Comune e i miei avvocati. E' ridicolo che mi dicono che scaccio i cinghiali o che la luce non va bene".

Sulla possibilità di fare lo stadio anche senza clinica, nel caso il pubblico tornasse sempre a riempire il Liberati e non solo in occasione del derby: "Posso anche fare un progetto diverso, ma danneggerebbe l'Umbria. Un centro di ricerca di oncologia, cardiologia e neurologia abbinato alla clinica varrebbe in tutto il mondo. Ho nella mia uiersità attrezzature che in Europa non ha nessuno. Sarebbe una grande occasione persa. Se facessi il più grande centro congressi in Umbria qualcuno si spaventerebbe lo stesso".

Ma se non andassero in porto i progetti, Bandecchi lascerebbe la Ternana? "L'Unicusano non lascerà la Ternana. Però la Ternana può andare a Roma" taglia corto il presidente rossoverde.

Chiosa sul PalaSport dopo l'accordo con Salini per la concessione che ha portato la Fondazione Carit a bloccare il finanziamento da 2 milioni di euro al Comune di Terni. In collegamento c'è il palleggiatore della Sir Safety e della nazionale campione del mondo di volley, Simone Giannelli: "Basta la squadra di pallavolo a Perugia altrimenti facciamo un altro derby - dice Bandecchi - ma spero che qualche partita si farà a Terni. Il Pala Ternana Eventi ospiterà 5500 persone per eventi anche sportivi. Potrei dare per certo che la nazionale giocherà sicuramente a Terni. Chiedero a Malagò di inserire Terni negli appositi circuiti".