L'atmosfera del grande ciclismo vissuta questa mattina ad Arrone, sede di partenza della quarta tappa della 59ma edizione della Tirreno-Adriatico. Tanta gente nel centro storico del borgo medioevale circondato dal Parco Fluviale del Nera. Corridori sul palco alla presentazione delle 25 squadre e per la firma sul foglio partenza. Molti gli appassionati e i cicloamatori provenienti da Terni e dai vicini centri della Valnerina. Una foto, un selfie con il corridore preferito prima della partenza che è stata data alle 10 e 20 da Piazza Garibaldi. Tutti dietro alla macchina della giuria sulla variante e poi rientro sulla statale in direzione Ferentillo, dove pochi chilometri prima è stata data la partenza lanciata.

Frazione di 207 chilometri caratterizzata da una fuga nata dalle prime battute per iniziativa di 6 corridori: gli italiani Lorenzo Quartucci (Corratec-Vini Fantini), Alex Tolio (Bardiani CSF-Faizanè), Davide Bais e Mirco Maestri (Polti Kometa), il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X), il danese Alexander Kamp (Tudor). Unico Gran Premio della Montagna di giornata ai 1.521 metri del Valico di Castelluccio con Kamp che è passato per primo davanti a Quartucci e Bais, che grazie ai 2 punti conquistati si è ripreso la Maglia Verde degli scalatori, indossata in partenza da Carapaz. Dopo il passaggio ad Ascoli e ormai in vista del primo passaggio a Giulianova i fuggitivi sono rimasti in tre: Maestri, Kamp e Abrahamsen. Sul Traguardo Volante di Mosciano Sant'Angelo prima posizione per Maestri. Il gruppo, tirato dalle squadre dei velocisti, ha aumentato il ritmo e si è avvicinato ai tre. A un chilometro dal traguardo ripresi Maestri e Kamp, l'ultimo ad arrendersi è stato Abrahamsen che ha resistito fino a 100 metri dall'arrivo. Volata vincente di Jonathan Milan (nella foto prima della partenza da Arrone), il gigante della Lidl-Trek ha battuto di mezza ruota Philipsen e con i 10 secondi di abbuono si è preso anche la Maglia Azzurra. Era dall'edizione 2019 che un italiano non vinceva una tappa in linea alla Corsa dei Due Mari, l'ultimo era stato Elia Viviani a Foligno.