Fumata nera anche nel secondo scrutinio per eleggere il 13° Presidente della Repubblica. Ma stavolta il presidente della Ternana, Stefano Bandecchi, sale a quota 4 voti. Un passo in avanti significativo dopo che alla prima votazione di ieri il suo nome era stato letto dal presidente della Camera, Roberto Fico, per la prima e, fino ad oggi, unica volta. Sembra che a Montecitorio una piccola truppa di parlamentari, probabilmente ternani ma non è detto, simpatizzi per il patron delle Fere. Che sia un atto di riconoscenza verso l'impegno profuso dall'imprenditore livornese per le sorti calcistiche della città e, soprattutto, in un momento cruciale per lo sviluppo di progetti importanti come il centro sportivo e, ancor di più, la riqualificazione dello stadio Liberati collegata alla costruzione della clinica privata? O più semplicemente un modo per accattivarsi le sue simpatie attraverso questa inaspettata e inattesa vetrina? Probabilmente Bandecchi non finirà al Quirinale (anche se mai dire mai) ma intanto il suo nome circola tra i giornali e i commentatori politici. Anche oggi nel secondo scrutinio non sono comunque mancati i voti in libertà dei grandi elettori, ancora sciolti da ogni vincolo di scuderia, che si sono sbizzarriti nell'indicare al ruolo di capo dello Stato personalità di varia estrazione. Soprattutto personaggi dello spettacolo e della cultura. Oltre a Bandecchi, voti sono andati anche a Claudio Baglioni, Albano, Dino Zoff e Alberto Angela. Al presidente della Camera, Roberto Fico, è toccato tra gli altri declamare nell'aula anche i nomi di Enrico Ruggeri, Amadeus, Alessandro Barbero, Giorgio Lauro, Claudio Sabelli Fioretti, Mauro Corona, del filosofo Agamben e del presidente della Lazio, Claudio Lotito.